NAPOLI-BOLOGNA (4-1)
NAPOLI:
De Sanctis: 6,5. Solo un paio di tiri dal limite di Siligardi, nella ripresa, sui quali il numero uno azzurro è attento e concentrato. Scuote i compagni quando si siedono sul 3 a 0. Nulla può sul colpo di testa di Meggiorini.
Santacroce: 6,5. Non è sempre diligente e attento nel mantenere la linea difensiva e fa arrabbiare Mazzarri, ma in marcatura su Di Vaio e Siligardi è roccioso ai limiti del regolamento. Sulla strada del completo recupero.
Cannavaro: sv. Il capitano prova a stringere i denti ma deve, per precauzione, arrendersi ai primi allarmi dell’adduttore. Fino a quando è in campo è preciso nelle chiusure e nel gioco aereo non ha rivali. Dal 22’ Cribari: 6+. Il campo è scivoloso e il suo primo intervento su una palla dall’esterno è efficace pur se non pulitissimo. Cresce con il passare dei minuti e chiude con autorevolezza i varchi centrali galleggiando tra i compagni.
Campagnaro: 6,5. Nessuna sbavatura difensiva, garantisce solidità sul suo lato pur se non è quello a lui naturale. Spinge con convinzione come quando mette lo zampino nell’azione del raddoppio.
Maggio: 7. Sblocca la partita e se stesso dopo numerose settimane opache. Con il gol mette subito in chiaro le intenzioni del Napoli per poi garantire spinta costante e raddoppi difensivi. Segnali convincenti di ripresa e la contenuta esultanza è l’immagine di un ragazzo serio che vuole tornare a stupire.
Gargano: 6,5. Un pressing generoso, a volte straripante, che prova talune sbavature tattiche. Apre il gioco all’occorrenza e riesce spesso a frapporsi nelle trame dei felsinei con break veloci che consentono ripartenze immediate.
Pazienza: 6,5. Buona l’intesa con Gargano con il quale forma una diga mobile pronta a contenere il palleggio del Bologna e a far straripare le ripartenze del Napoli. Difensore aggiunto, palleggiatore ordinato: serietà al servizio di tutti.
Dossena: 6. Manca ancora quella scioltezza di gamba messa in mostra nelle prime gare della stagione, ma non ci sono particolari errori da segnalare in una prestazione senza infamia e senza lode. Segue Meggiorini nel gol della bandiera degli ospiti, ma l’urto è molle.
Hasmik: 7,5. Fa un lavoro oscuro nella catena dei movimenti senza palla, poi trova una doppietta, tiro potente e fortunoso e gol di rapina con inserimento fulmineo, che è il miglior antidoto per dimenticare le prove non proprio entusiasmanti degli ultimi tempi. Dal 56’ Sosa: 6,5. L’assist per Cavani è prezioso perché consente all’uruguaiano di chiudere ogni discorso in anticipo viste le avvisaglie minacciose dei bolognesi. E’ evidente l’intesa con Lavezzi e la tecnica di base.
Lavezzi: 7+. Cresce di partita in partita. E’ tirato a lucido come non l’avevamo mai visto. Determinante, sfrecciante, straccia l’erba del San Paolo e il fiato dei difensori che non riescono a domarlo in nessun modo. Migliorando sotto misura diventerà un autentico fuoriclasse.
Cavani: 7. Tanto, tantissimo lavoro come quando giocava in rosanero. La palla recuperata sul fondo e scodellata per Hamsik, le tante conclusioni a rete e il fendente che spegne il ritorno di fiamma rossoblù sono tutte gemme preziose. Ritorna meritatamente sul trono dei capocannonieri di serie A. Dal 75’ Maiello: 6. L’emozione c’è ma la nasconde benissimo. Fa ciò che gli chiede l’allenatore nel cuore del campo e sfrutta a dovere i pochi minuti a disposizione per mettersi in mostra.
Mazzarri: 7. E’ un Napoli concreto e divertente contro un Bologna vivo e per nulla rinunciatario. La difesa regge, il centrocampo argina e costruisce, l’attacco dilaga. Un calo di tensione evidente sul 3 a 0 lo fa irritare e lo costringe a strigliare tutti per evitare qualsiasi sorpresa. Da fiducia a Cribari e lancia Maiello con buoni risultati.
B0L0GNA:
Viviano 6,5: incolpevole sui gol, grazie ai suoi interventi evita al Bologna di subire un punteggio tennistico.
Garics 5: il suo primo tempo non è male, ma nei due gol c'è il suo zampino: prima si perde Maggio, poi devia il tiro di Hamsik nella sua porta(46' Meggiorini 6: ha il merito di accorciare le distanze e ci crede fino alla fine).
Portanova 5: come tutta la difesa è in bambola. I partenopei entrano da tutte le parti e lui non fa molto per opporre resistenza(65' Moras S.V.).
Britos 5: è impacciato e sembra intimorito ogni volta che viene attaccato. Sicuramente non è la migliore partita della sua vita.
Rubin 5,5: nel primo tempo cerca di far segnare Cavani, nel secondo si ricorda che gioca nel Bologna e con un bel cross offre a Meggiorini la palla del momentaneo 3-1.
Khrin 5: viene sovrastato dal centrocampo partenopeo e non riesce a esprimersi come vuole.
Della Rocca 6: è un giovane interessante. Nonostante l'abulia della sua squadra riesce a distinguersi offrendo tutta la sua grinta ai suoi compagni.
Ekdal 5,5: è ingabbiato per gran parte della partita. Prova e venirne fuori, ma i risultati non sono ottimi.
Buscè 5: letteralmente spaesato. Non punge mai.
Gimenez 4,5: spettatore non pagante. Sembra una bella statuina. Malesani se ne accorge e lo sostituisce subito all'inizio del secondo tempo(46' Siligardi 6,5: è il migliore dei suoi. Intraprendenza, corsa e tiro. Ci prova con delle iniziative personali che non hanno buon esito, ma almeno cerca di dare la scossa ai suoi compagni).
Di Vaio 5,5: il capitano viene contagiato dall'abulia generale. Si danna l'anima per un po', ma appena si accorge che non è seguito dalla squadra sembra quasi gettare la spugna.
LAZIO-NAPOLI (2-0)
NAPOLI:De Sanctis 5: Beffato sia da Zarate che da Floccari. Qualche indecisione nella ripresa.
NAPOLI:
De Sanctis: 6,5. Solo un paio di tiri dal limite di Siligardi, nella ripresa, sui quali il numero uno azzurro è attento e concentrato. Scuote i compagni quando si siedono sul 3 a 0. Nulla può sul colpo di testa di Meggiorini.
Santacroce: 6,5. Non è sempre diligente e attento nel mantenere la linea difensiva e fa arrabbiare Mazzarri, ma in marcatura su Di Vaio e Siligardi è roccioso ai limiti del regolamento. Sulla strada del completo recupero.
Cannavaro: sv. Il capitano prova a stringere i denti ma deve, per precauzione, arrendersi ai primi allarmi dell’adduttore. Fino a quando è in campo è preciso nelle chiusure e nel gioco aereo non ha rivali. Dal 22’ Cribari: 6+. Il campo è scivoloso e il suo primo intervento su una palla dall’esterno è efficace pur se non pulitissimo. Cresce con il passare dei minuti e chiude con autorevolezza i varchi centrali galleggiando tra i compagni.
Campagnaro: 6,5. Nessuna sbavatura difensiva, garantisce solidità sul suo lato pur se non è quello a lui naturale. Spinge con convinzione come quando mette lo zampino nell’azione del raddoppio.
Maggio: 7. Sblocca la partita e se stesso dopo numerose settimane opache. Con il gol mette subito in chiaro le intenzioni del Napoli per poi garantire spinta costante e raddoppi difensivi. Segnali convincenti di ripresa e la contenuta esultanza è l’immagine di un ragazzo serio che vuole tornare a stupire.
Gargano: 6,5. Un pressing generoso, a volte straripante, che prova talune sbavature tattiche. Apre il gioco all’occorrenza e riesce spesso a frapporsi nelle trame dei felsinei con break veloci che consentono ripartenze immediate.
Pazienza: 6,5. Buona l’intesa con Gargano con il quale forma una diga mobile pronta a contenere il palleggio del Bologna e a far straripare le ripartenze del Napoli. Difensore aggiunto, palleggiatore ordinato: serietà al servizio di tutti.
Dossena: 6. Manca ancora quella scioltezza di gamba messa in mostra nelle prime gare della stagione, ma non ci sono particolari errori da segnalare in una prestazione senza infamia e senza lode. Segue Meggiorini nel gol della bandiera degli ospiti, ma l’urto è molle.
Hasmik: 7,5. Fa un lavoro oscuro nella catena dei movimenti senza palla, poi trova una doppietta, tiro potente e fortunoso e gol di rapina con inserimento fulmineo, che è il miglior antidoto per dimenticare le prove non proprio entusiasmanti degli ultimi tempi. Dal 56’ Sosa: 6,5. L’assist per Cavani è prezioso perché consente all’uruguaiano di chiudere ogni discorso in anticipo viste le avvisaglie minacciose dei bolognesi. E’ evidente l’intesa con Lavezzi e la tecnica di base.
Lavezzi: 7+. Cresce di partita in partita. E’ tirato a lucido come non l’avevamo mai visto. Determinante, sfrecciante, straccia l’erba del San Paolo e il fiato dei difensori che non riescono a domarlo in nessun modo. Migliorando sotto misura diventerà un autentico fuoriclasse.
Cavani: 7. Tanto, tantissimo lavoro come quando giocava in rosanero. La palla recuperata sul fondo e scodellata per Hamsik, le tante conclusioni a rete e il fendente che spegne il ritorno di fiamma rossoblù sono tutte gemme preziose. Ritorna meritatamente sul trono dei capocannonieri di serie A. Dal 75’ Maiello: 6. L’emozione c’è ma la nasconde benissimo. Fa ciò che gli chiede l’allenatore nel cuore del campo e sfrutta a dovere i pochi minuti a disposizione per mettersi in mostra.
Mazzarri: 7. E’ un Napoli concreto e divertente contro un Bologna vivo e per nulla rinunciatario. La difesa regge, il centrocampo argina e costruisce, l’attacco dilaga. Un calo di tensione evidente sul 3 a 0 lo fa irritare e lo costringe a strigliare tutti per evitare qualsiasi sorpresa. Da fiducia a Cribari e lancia Maiello con buoni risultati.
B0L0GNA:
Viviano 6,5: incolpevole sui gol, grazie ai suoi interventi evita al Bologna di subire un punteggio tennistico.
Garics 5: il suo primo tempo non è male, ma nei due gol c'è il suo zampino: prima si perde Maggio, poi devia il tiro di Hamsik nella sua porta(46' Meggiorini 6: ha il merito di accorciare le distanze e ci crede fino alla fine).
Portanova 5: come tutta la difesa è in bambola. I partenopei entrano da tutte le parti e lui non fa molto per opporre resistenza(65' Moras S.V.).
Britos 5: è impacciato e sembra intimorito ogni volta che viene attaccato. Sicuramente non è la migliore partita della sua vita.
Rubin 5,5: nel primo tempo cerca di far segnare Cavani, nel secondo si ricorda che gioca nel Bologna e con un bel cross offre a Meggiorini la palla del momentaneo 3-1.
Khrin 5: viene sovrastato dal centrocampo partenopeo e non riesce a esprimersi come vuole.
Della Rocca 6: è un giovane interessante. Nonostante l'abulia della sua squadra riesce a distinguersi offrendo tutta la sua grinta ai suoi compagni.
Ekdal 5,5: è ingabbiato per gran parte della partita. Prova e venirne fuori, ma i risultati non sono ottimi.
Buscè 5: letteralmente spaesato. Non punge mai.
Gimenez 4,5: spettatore non pagante. Sembra una bella statuina. Malesani se ne accorge e lo sostituisce subito all'inizio del secondo tempo(46' Siligardi 6,5: è il migliore dei suoi. Intraprendenza, corsa e tiro. Ci prova con delle iniziative personali che non hanno buon esito, ma almeno cerca di dare la scossa ai suoi compagni).
Di Vaio 5,5: il capitano viene contagiato dall'abulia generale. Si danna l'anima per un po', ma appena si accorge che non è seguito dalla squadra sembra quasi gettare la spugna.
LAZIO-NAPOLI (2-0)
NAPOLI:De Sanctis 5: Beffato sia da Zarate che da Floccari. Qualche indecisione nella ripresa.
Grava 5: Fatica a contenere Lichtsteiner, nella ripresa si divide tra un fallaccio e alcuni recuperi. Dal 18' s.t. Sosa 6: corsa e idee per l'attacco, ma nulla di pericoloso.
Cannavaro 5,5: In ritardo su Zarate al momento del primo gol laziale.
Campagnaro 5: Buoni recuperi nel primo tempo, in affanno nella ripresa.
Maggio 5: La sua spinta sulla sulla fascia è caparbia ma per nulla incisiva. Dal 10' s.t. Zuniga 6,5: Buon impatto sul match, tocca molti palloni, recupera e spinge alla disperata un Napoli sottotono.
Yebda 6: Deciso negli interventi a centrocampo, lotta e ispira alcune iniziative per l'attacco.
Pazienza 5: Prova a farsi vedere con lanci e suggerimenti, senza grande fortuna.
Vitale 5,5 : Molto attivo sulla fascia di competenza, supporta con rapidità le azioni offensive. Qualche colpa sul secondo gol biancoceleste.
Hamsik 5: Non pervenuto. Marek sembra la controfigura di se stesso, si spinge sulla trequarti, naviga a vista e viene contenuto da un ottimo Biava. Dal 33' s.t. Dumitru s.v.
Lavezzi 6,5: Fa quel che vuole col pallone tra i piedi: crea azioni, ispira suggerimenti, colpisce l'incrocio dei pali. Sembra l'unico combattente in maglia azzurra.
Cavani 5,5:Riceve pochi palloni nel primo tempo, vanno meglio le cose nella ripresa ma lui sciupa ed è più spento che mai.
Mazzarri 5: Squadra a tratti positiva nel primo tempo, quando reagisce allo svantaggio laziale. Poi nulla più. Il centrocampo e le fasce faticano, polveri bagnate in attacco. Una sconfitta che brucia.
LAZIO:
Muslera 6: Poco impegnato in entrambi i tempi, sempre attento sui palloni in arrivo.
LAZIO:
Muslera 6: Poco impegnato in entrambi i tempi, sempre attento sui palloni in arrivo.
Lichtsteiner 6,5: Solido in difesa, propositivo sulla fascia. Spinge con determinazione e le sue incursioni in velocità creano non pochi problemi agli avversari.
Biava 7: Attento e puntuale, non gli sfugge nulla e sorveglia a vista il malcapitato Hamsik. Partita da vero leader difensivo.
Dias 6,5: Lavoro di quantità e qualità a supporto del reparto. Blocca senza complimenti le avanzate azzurre.
Radu 6: Qualche leggerezza nel primo tempo, ha modo di rifarsi nella ripresa.
Brocchi 6: Minuti di grinta e lotta centrocampo, poi si fa male ed è costretto ad uscire. Dal 39' p.t. Matuzalem 6,5: Sostituisce il compagno con grinta e idee chiare. Imposta il gioco, recupera e riparte.
Ledesma 7: Leader a centrocampo e uomo in più nella costruzione delle azioni offensive baincocelesti.
Hernanes 6: Lontano dalla forma migliore, si rende utile sulla trequarti con filtranti e suggerimenti, prova il tiro senza fortuna e anche i dribbling gli sorridono a metà.
Mauri 6,5: Il jolly della trequarti si muove bene anche se con qualche imprecisione. Suo il lancio-assist per Zarate. Dal 29's.t. Bresciano s.v.
Zarate 7,5: Da esterno a punta nel giro di pochi minuti, ma con risultati evidenti. Maurito segna nel primo tempo, regala l'assist a Floccari nella ripresa, colpisce una traversa e fa impazzire la difesa azzurra. Partita da numero 10.
Floccari 7: Se non riceve palla se la va a prendere sulla trequarti, recupera palloni d'oro, si muove a tutto campo e segna il gol della sicurezza. Dal 41' s.t. Garrido s.v.: pochi minuti ma un'intervento provvidenziale su Sosa.
Reja 7: La mossa vincente è quella di spostare Zarate dalla fascia al ruolo di punta. Da lì cambiano musica e risultato. La sua Lazio gli regala una prestazione di sostanza in difesa e in attacco, riscatta le due sconfitte e torna a fare la voce grossa tra le big.